L’IMPORTANZA DELLA FRAMMENTAZIONE DEL CORPO: Il termine “Frammentazione” nasce all’interno dell’approccio Neurocognitivo per spiegare la capacità che ha il corpo come superficie recettoriale di dirigere i segmenti corporei in direzioni diverse per costruire le informazioni, relative all’interazione con il mondo, nella maniera più adeguata e raffinata possibile. La frammentazione non va confusa con la libertà articolare, ma ha un significato neurofisiologico ben preciso. Immaginate una mano priva di questa capacità: una mano che si predispone a prendere un oggetto in cui il polso non possa scendere verso il basso, mentre il dorso si orienta nella direzione opposta e le cui dita al loro interno e tra di loro non possano dirigersi in direzioni diverse orientandosi reciprocamente le une verso le altre…come potremmo costruire informazioni tattili, pressorie, di attrito, necessarie per la conoscenza dell’oggetto e per il compimento dell’azione con quel determinato oggetto? Il movimento/azione è un atto di conoscenza e come tale è reso possibile dall’interazione che il sistema uomo ha con l’ambiente attraverso il corpo, un corpo frammentabile appunto. L’interpretazione Neurocognitiva suggerisce che l’uomo, grazie alla possibilità di frammentazione, disponga di una maggiore libertà, raffinatezza, e indipendenza delle diverse superfici esploranti corporee( capo, dita , mano, piedi, tronco superiore e inferiore…) a tutti i livelli, e che tale indipendenza reciproca sia fondamentale per l’interazione conoscitiva con l’ambiente e per agire in modo adeguato. Di conseguenza la parziale o totale perdita di questa capacità conduce alla patologia. Ciò significa che la rieducazione relativa alla patologia emersa debba passare attraverso la reintegrazione dell’unità corpo/cervello per il ripristino della relazione uomo/ambiente basata su un’organizzazione motoria sana e quindi frammentata.